mercoledì 25 aprile 2012

I MISERABILI (riduzione televisiva in dieci puntate)



con: Gastone Moschin, Giulia Lazzarini, Elsa Albani, Aldo Silvani, Cesarina Gheraldi, Antonio Battistella, Tino Carraro, Mila Vannuci, Mico Cundari, Roldano Lupi, Francesca Siciliani, Orazio, Orlando, Roberto Bisacco, Enrico Glori, Mario Colli, Elvira Cortese, Maria Fabbri, Laura Gianoli, Enzo Garinei, Adolfo Geri, Loretta Goggi, Romolo Costa, Achille Millo, Stefano Varriale, Edoardo Nevola, Angela Cardile, Dina Sassoli.
Regia: Sandro Bolchi

sceneggiato: dal 5 aprile (programma nazionale)
soggetto: tratto dal romanzo di Victor Hugo
sceneggiatura: Dante Guardamagna
scenografia: Maurizio Mammì
costumi: Maurizio Monteverde
produzione: RAI



La misura del "romanzo sceneggiato", questo genere televisivo che deve la sua eccezionale popolarità al fatto di sgranarsi nelle settimane e nei mesi convogliando nel suo incedere un pò limaccioso le "scorie vitali" di milioni di "singoli" spettatori, e insomma svolgendo i suoi materiali drammatici in una tensione di continuo alimentata dalla nostalgia e dall'attesa, è parsa singolarmente idonea per una trascrizione spettacolare dei Miserabili.   Trascrizione che supera largamente in ampiezza ogni precedente tentativo del genere: 11 ore e 20 minuti di spettacolo, 10 puntate, quattro mesi e otto giorni di lavorazione effettiva in studio.
La sceneggiatura televisiva di Dante Guardamagna, nel complesso, si attiene con molto scrupolo al romanzo di Victor Hugo, ne asseconda il respiro forte e solenne, non ne rifiuta qualche indugio riflessivo e, dove l'avventura serra il suo ritmo, la trafelata concitazione.   D'altro canto gli interventi più sensibili sul testo - e sono rarissimi -  non hanno mai carattere d'espediente o di rammendo, ma rispondono a un disegno ben preciso, che la regia di Sandro Bolchi attuerà con estremo rigore rappresentativo.
Una recitazione disadorna e spoglia, il rifiuto del commento musicale testimoniano, ad esempio, della deliberata rinuncia alle tentazioni melodrammatiche di un racconto fin troppo spesso e grondante, e della coerenza con cui è stata perseguita a tutti i livelli d'elaborazione del materiale.
[...]
Vittorio Sermonti
(Radiocorriere Tv - 8-11 aprile)

 
 

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