domenica 15 dicembre 2013

AUGUSTO MARTELLI - STILLE NACHT/JINGLE BELLS




side a)
  • Stille nacht (gruber)



side b)
  • Jingle bells (p.d.)



cover (Primary - CRA-NP 91939)
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Primary - CRA-NP 91939
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Gli Astroregali di "ARIANNA" (dicembre 1964)

Qualcosa di nuovo per Natale?    Una tecnica decisamente infallibile, basata sugli astri per non sbagliare i regali!   Il nostro influentissimo Francesco Waldner ci ha guidato con pazienza nel labirinto infiocchettato e scintillante delle tentazioni natalizie.   Ed eccovi, suddivisi per costellazioni i duecento bellissimi astroregali di "Arianna"
 
 

 
 



 



 



domenica 27 ottobre 2013

PINO PRESTI - RIMANI ANCORA/OH! JENNY





side a)
  • Rimani ancora (cardile-prestipino)


side b)
  • Oh! Jenny (cardile-prestipino-latora)




cover (durium - CNA 9137)
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durium - CNA 9137
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IL successo arriva a vent'anni



Abbiamo passato tutta l'estate al suono delle canzoni - con buona pace di chi ha detto che i juke-boxes hanno messo finalmente il silenziatore... - e la grande ondata di ritmi e melodie, di strilli e di "yè-yè" non accenna a calmarsi.   Non c'è crisi, né congiuntura che possano spegnere i focosi entusiasmi del mondo della canzone.   Un mondo, è noto, con un giro d'affari di diversi miliardi e con poche cambiali.   Una autentica rarità.
Già i solerti "talent-scouts" sono al lavoro e setacciano le balere della periferia e le sale da ballo della provincia nella speranza di scovare il nuovo "fenomeno", i compositori stanno allineando sul pentagramma le note dei nuovi successi, gli arrangiatori cercano gli effetti più curiosi perché la canzone - questo è il segreto del successo - con le sue prime quattro battute possa fare presa, gli insonni "press-agents" studiano le storielle più romanzesche onde ravvivare le quiete e borghesi biografie delle nuove ugole d'oro.
Ecco dunque l'appassionante interrogativo di questi mesi.   Avremo un rafforzamento della corrente Cinquetti, oppure il "pavonismo" trionferà su tutta la linea?  Chi succederà a Bobby Solo e a Celentano?  In attesa di conoscere le risposte esaminiamo i risultati della trascorsa estate canora e puntiamo il dito su quattro giovanissimi, un francese (Richard Anthony), un americano (Gene Pitney) e due italiani (Gianni Morandi e Michele) che ci sembra abbiano fatto sentire più alta la loro voce. [...]

Il Focolare Radio - TV


 
 
sabato 22 febbraio
 
 
 
 
giovedi 9 aprile
 
 
 
 
domenica 19 aprile
 
 
 
 
 
giovedi 21 maggio
 
 
 
 
 
giovedi 25 giugno
 
 
 
 
 
lunedi 27 luglio
 
 
 
 
 
 
martedi 25 agosto

 
 
 
 
venerdi 28 agosto
 
 
 
 
 
martedi 29 settembre
 

sabato 19 ottobre 2013

RICCARDO DEL TURCO - M'HANNO DETTO CHE/DIMMI SE VUOI




side a)
  • M'hanno detto che (del turco-meccia-Endrigo)

side b)
  • Dimmi se vuoi (del turco-enriquez)




cover (RCA ITALIANA - PM45 - 3262)
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RCA ITALIANA - PM45 - 3262
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locandina - ITALIANI, BRAVA GENTE (italia)



con: Raffaele Pisu, Tatiana Samojlova, Arthur Kennedy, Andrea Checchi, Gianna Prokhorenko, Lev Prygonov, Riccardo Cucciolla
Regia: Giuseppe De Santis

genere: drammatico
soggetto e sceneggiatura: Ennio De Concini, Giuseppe De Santis
fotografia: Antonio Secchi
musiche: Armando Trovajoli
montaggio: Mario Serandrei
coproduzione: Galatea-Coronet (Roma), Mosfilm (Mosca)
distribuzione: Titanus
valutazione del CCC: Adulti con giudizio morale (esige una completa maturità di giudizio morale)

Dibattito sui Film che hanno scandalizzato gli italiani

claudia cardinale



L'opinione del pubblico, davanti allo spettacolo dilagante dei film italiani di contenuto erotico, sembra divisa da due barricate.   Da una parte c'è chi difende per ragioni di principio le licenze dei registi della "nouvelle vague" sessuologica, dall'altra chi nega indiscriminatamente qualsiasi validità a queste rappresentazioni.   Abbiamo raccolto l'opinione di persone impegnate e qualificate sul tema del cosiddetto malcostume cinematografico, rivolgendo ad esse domande specifiche.   Esiste in Italia un conformismo anticensura?   Alcune risposte, tra le più autorevoli, lo confermano.

Morando Morandini
("ABC" - 20 dicembre 1964)
 
 
 
Attilio Bertolucci, poeta e critico:
  • "Esiste in campo cinematografico un qualunquismo anticensorio"
Giulio Cesare Castello, critico cinematografico:
  • "I divieti per i minori dovrebbero essere estesi"
Duccio Tessari, regista:
  • "Un esempio di film scandaloso: "la noia""
Pietro Trombi, procuratore generale della corte d'appello di milano:
  • "Dinanzi a noi esiste soltanto la legge"
Fabio Carpi, scrittore:
  • "Se si passano certi limiti interverrà la magistratura"
Cardinale Giuseppe Siri
  • "Signori c'è la macina da mulino pronta per chi dà scandalo...."
Giovan Battista Cavallaro, critico:
  • "Scandalo per pura speculazione
Pier Paolo Pasolini, scrittore e regista:
  • "Lo scandalo a livello culturale non è volgare"
Carlo Bo, scrittore:
  • Erotismo e pornografia

martedì 3 settembre 2013

KING CURTIS - SOUL SERENADE

 




Side a)
  1. Tequila (rio)
  2. Night train (forrest)
  3. Java (friday-toussaint-tyler)
  4. Harlem nocturne (Hagen)
  5. Honky tonk (doggett-scott-butler-shepard)
  6. Soul twist (ousley)


Side b)
  1. Memphis (berry)
  2. Watermelon man (Hancock)
  3. Soul serenade (ousley-dixon)
  4. The swingin' shepherd blues (koffman-roberts-jacobson)
  5. My last date (with you) (bryant-davis-cramer)
  6. Wiggle wobble (cooper)




cover (Capitol - ST-8-2095)
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Capitol - ST-8-2095
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giovedì 15 agosto 2013

Alle 13,30 del 21 agosto 1964 Togliatti spirò





il 9 agosto1964 Palmiro Togliatti partì per l'URSS insieme a Nilde Iotti e alla figlia adottiva Marisa Malagodi.
Intraprendeva quel viaggio controvoglia.   Avrebbe di gran lunga preferito trascorrere una vacanza sulle Alpi.   Accusava fastidiosi acciacchi che gli avevano ispirato propositi di ritiro. [...]
Il leader del PCI era andato assumendo negli ultimi tempi, pur con cautele e con reiterate professioni d'ammirazione verso il modello sovietico, posizioni più autonome.   Parlava di "unità nella diversità" e delle "vie nazionali al socialismo".   Kruscev non gli andava a genio, per le sue iniziative dirompenti, per i suoi atteggiamenti volgari, per il fondo di brutalità e sincerità contadina che distingueva il suo stile politico, e che era in fragrante contrasto con lo stile togliattiano: sottile, flessibile, prudente.   Le concessioni di Togliatti alla minaccia e all'insulto erano rare, volute, e gelidamente calcolate.   Quelle di Kruscev erano istintive.   Il Russo aveva portato a un grado d'incandescenza il conflitto con la Cina di Mao; che al di sotto e al di là delle ostentate legittimazioni ideologiche era un conflitto per la supremazia nell'universo comunista.[...]
Il viaggio aereo fu lungo e disagiato, e durò tre giorni, con soste a Francoforte, Copenaghen e Stoccolma.   All'aeroporto di Mosca si fecero incontro a Togliatti Breznev e Ponomariov.   Kruscev non si fece vedere, e Togliatti ne fu molto amareggiato. [...]
Le prime conversazioni con i Sovietici non erano state idilliache.   Con Breznev e Ponomariov il freddo Togliatti era arrivato sull'orlo del litigio, a un certo punto sbottando: "Voi non capite niente, fatemi parlare con Kruscev, con voi non si può ragionare".
Poiché l'interlocutore che gli premeva era latitante, Togliatti cominciò a stendere di getto, già a Mosca, il documento che doveva fissare nero su bianco le sue idee, e lo completò a Yalta.[...]
(il 13 agosto) una emorragia celebrale aveva folgorato Togliatti che agonizzò per otto giorni.   Il 20 agosto fu tentato, in extremis, un intervento chirurgico che si rivelò inutile.
Alle 13,30 del 21 Togliatti spirò.   Si precipitarono a Yalta i capi comunisti che avevano disertato il suo arrivo, Kruscev, Podgorni, Kossighin. [...]
Per rispetto verso l'URSS - memoriale o no - i comunisti evitarono di chiedersi, in pubblico, se il loro leader fosse stato curato adeguatamente a Yalta.   Privatamente Spallone, che di Togliatti era il medico e uno tra gli amici più stretti, fu molto duro.   Togliatti era stato ucciso disse, "non solo dalla trombosi cerebrale, ma da cure sbagliate e dalla mancanza di apparecchiature mediche adeguate.   Fanno voli verso la luna e mancano delle cose elementari". [...]
 
 
Indro Montanelli e Mario Cervi
("Storia d'Italia: L'Italia dei due Giovanni", Rizzoli, 1989)

 
 
L'ITALIA con TOGLIATTI
 

 







Regia: Gianni Amico, Giorgio Arlorio, Libero Bizzarri, Carlo Lizzani, Francesco Maselli, Lino Miccicchè, Glauco Pellegrini, Elio Petri, Sergio Tau, Paolo Taviani, Vittorio Taviani, Marco Zavattini, Valerio Zurlini

commento: Maurizio Ferrara

Voce narrante: Enrico Maria Salerno




Un chilometro di corone apriva il corteo

Roma25 agosto
Un carro funebre, coperto di garofani rossi, ha portato oggi la salma di Palmiro Togliatti da piazza Venezia alla basilica di San Giovanni.   Una folla composta [...] l'ha accompagnata per le vie di Roma, o l'ha attesa ai piedi del Campidoglio, lungo i Fori Imperiali per le strade dei grigi quartieri umbertini che conducono in Laterano.   C'era chi alzava il pugno chiuso, chi faceva il segno della croce, chi gridava "Viva Togliatti".
Non è stato soltanto un funerale: poco fa ha percorso la capitale un grande corteo popolare che portava sì alla sepoltura un leader famoso, ma che nello stesso tempo si trascinava dietro parecchi anni di storia italiana.   Dalle cellule più remote della Calabria o dell'Emilia i comunisti hanno tolto in questi giorni dalle pareti i ritratti del segretario generale del PCI: immagini ingiallite, spesso disegnate con ingenuità, che mostrano il viso di un capo idealizzato, e le hanno portate sin qui, con le bandiere rosse abbrunate.
Così oggi, seguendo il corteo, s'incontrava il Togliatti di venti anni fa, col volto ancora giovane del leader clandestino che sbarcò a Napoli per la liberazione, nel 1944, dopo l'esilio; il Togliatti del '48, gli anni caldi, quando Pallante gli scaricò la pistola addosso, e tutti in Italia temettero o aspettarono la rivoluzione; il Togliatti dopo il XX congresso, quando s'iniziò finalmente la critica allo stalinismo; il Togliatti stanco del '64, che nel luglio pronunciò a piazza San Giovanni un discorso sulla crisi di governo e chiese l'ingresso dei comunisti nella maggioranza.   Sono date che coinvolsero anche tutti noi, quali che fossero le nostre idee.   Chi cammina oggi dietro il suo feretro non poteva non ricordare quei fatti: soprattutto davanti alla basilica di San Giovanni, quando la bara è stata posata, spoglia, su un catafalco, davanti alla stessa folla che egli arringò tante volte - negli ultimi quattordici anni - da quello stesso posto.
[...] Erano le 16 e, lungo tutto il percorso, migliaia di uomini e donne attendevano il passaggio della bara: erano arrivati nella notte, con pullman e treni speciali, e molti avevano trascorso la mattina mangiando panini o riposando sui prati, lungo i Fori Imperiali, all'ombra delle basiliche:   Dopo mezzogiorno, tutte le porte delle chiese che sarebbero state sfiorate dal corteo erano state chiuse.
Molta gente osservava con curiosità i poliziotti in borghese (più di duemila per il servizio d'ordine) che visitavano le fogne, salivano sui tetti, si appostavano con discrezione nei portoni.   La punta del corteo si è mossa lentamente, con più di un chilometro di corone di fiori in testa: i gladioli del presidente del Consiglio Aldo Moro, i garofani rossi del comitato centrale del PCUS, le cento rose dello scultore Manzù, e millecinquecento corone portate da ragazzi in maniche di camicia con fazzoletti rosso al collo. [...]
È trascorsa un'ora prima che il feretro arrivasse al centro dei Fori Imperiali; un ragazzo appeso a un albero è caduto a terra svenuto, un vecchio emiliano ha chiesto un po' d'acqua ma non ha fatto a tempo a portare il bicchiere alla bocca perché è crollato per un colpo di sole.   Anche l'onorevole Luciano Barca non ha retto alla fatica e al caldo e ha perso i sensi. [...]
Sui tetti, agli angoli delle strade erano state piazzate numerose macchine da presa; anche un elicottero sorvolava a bassa quota il corteo, per permettere a un operatore di riprendere la folla nei particolari.   E ad ogni macchina c'era un regista noto: [...] Essi monteranno al più presto un documentario, realizzato dal Partito comunista, sui funerali di Palmiro Togliatti. [...]
 
Bernardo Valli
("Il Giorno" - 26 agosto 1964)
 
 
 "LA STAMPA" - 26 agosto 1964

" L'UNITA' " - 26 agosto 1964
 

mercoledì 14 agosto 2013

IVA ZANICCHI - COME TI VORREI/LA NOSTRA SPIAGGIA

 
 
 
 
 
side a)
  • Come ti vorrei (cry to me) (specchia-Russell)
 
 
 
side b)
  • La nostra spiaggia (same old place) (pieretti-campbell)
 
 
 
 
 
cover (RIFI - RFN - 19059)
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RIFI - RFN 16059
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SERGIO - PERCHE' UNA LUCE/NON FARLO

 



side a)
  • Perché una luce (martelli-specchia)


side b)
  • Non farlo (on Broadway) (specchia-mann-weil-stoller-leiber)





cover (RIFI -RFN 16063)
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RIFI - RFN 16063
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martedì 13 agosto 2013

ROBERTO RANGONE - UNA VOLTA IN PIU'/ALLA FINE

 




side a)
  • Una volta in più (pallavicini-testa)


side b)
  • Alla fine (conti-mogol)






cover (RICORDI - SRL 10-347)
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RICORDI - SRL 10-347
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GIORGIO GABER - Meno impegno e più amore



[...] "io sono quello della canzone d'amore.   È l'amore che voglio cantare.   Io non sono il Cerutti né gli somiglio.   Quella ballata resta per me un episodio isolato, una vicenda finita".   E con sicurezza aggrottando il sopracciglio: "Voglio diventare bravo ascoltando me stesso".
È un bel proposito.   Ma bisogna fare i conti con i doveri della propria fama. [...]
"Forse sono stato un ingenuo.   Tante volte mi sono chiesto perché mi avessero invitato a cantare ai 'Festival dell'Unità'.   Mi facevano una gran corte perché andassi.   Io aspettavo il mio turno sotto il palco, davanti alla folla coi fazzoletti rossi al collo.   E intanto ascoltavo il gruppo dei 'Cantacronache', cantanti che hanno in repertorio motivi anarchici, socialisti, canti delle mondine e del Delta.   La folla gridava: "Bravi", poi andavo sul palco io.   Se facevo il Cerutti, erano feste.   Se parlavo d'amore, come era giusto che facessi perché io sono un cantante dei sentimenti giovanili, ecco la freddezza generale. [...]
[...] "Molti (credono) che lei apprezzasse le storie della periferia più squallida.   E che ne volesse diventare il cantore in funzione politica.  Le dispiace che sia successo?"
"Non solo mi dispiace ma mi secca.   Devo ammettere che si sono serviti di me e della mia ingenuità se è accaduto questo."
"Chi è il suo paroliere; il paroliere del Cerutti?"
"Umberto Simonetta, un giovane."
"Fa politica?"
" Ma certo che ne fa. È completamente a sinistra.   Vede tutto con occhio politico.   Io ho solo messo in musica le sue parole compreso il Cerutti e il Trani a gogò".
La vicenda è fin troppo chiara: timido e inesperto, questo bravo ragazzo, capace di cantare, ha subito l'avventura di Pinocchio, cui somiglia.   Ha incontrato il gatto e la volpe e si è fatto fuorviare.   Il gatto potrebbe essere Simonetta; la volpe, la televisione.   Gli hanno fatto cantare storie che non gli dicono nulla ma che erano capaci di recare un'adesione in più alla nuova retorica della canzone sociale, e al nuovo conformismo degli stracci, del vizio, della volgarità messa in musica.   Forse se avesse saggiato il giudizio del pubblico, Gaber si sarebbe accorto che le ragazze si innamorano di lui, non quando dice: 'scolando barbera' ma quando modula: 'Non arrossire, quando ti guardo...'.
[...]

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lunedì 12 agosto 2013

MINA - UN BUCO NELLA SABBIA/SE MI COMPRI UN GELATO





side a)
  • Un buco nella sabbia (testa-soffici)


side b)
  • Se mi compri un gelato (pallavicini-kramer)





cover (RIFI - RFN 16061)
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RIFI - RFN 16061
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FRANKIE AVALON - MUSCLE BEACH PARTY

 



Un sabato pomeriggio, di fine 1945, in un talent show di Philadelphia tenutosi presso il 'Broadway theatre', con scarsa presenza  di concorrenti, Il presentatore affronta il pubblico con la richiesta: "Se c'è qualcuno qui che vuol cantare, è invitato a venire sul palco?". Un piccolo ragazzo con capelli scuri arruffati e grandi occhi marroni si propone e il presentatore chinandosi, aiuta  il ragazzo di sei anni a salire sul palco. Il giovane canta "Give me five minutes more" e se ne va con il primo premio - un grosso scooter rosso.
Sono trascorsi molti anni da questo "debutto", Frankie Avalon ha percorso una lunga strada. E 'uno dei nomi più importanti nell'attuale campo musicale, ha venduto milioni di dischi e la sua presenza nei 'TV showmen' porta ad adorazioni femminili, il suo silenzioso fascino e la sua voce vellutata sono causa di disordini durante le sue apparizioni personali e i fan di tutte le età affollano i club in cui è protagonista; ora i magnati del cinema lodano le sue naturali capacità interpretative e prevedono una carriera cinematografica brillante sulla base dei suoi ultimi ruoli da protagonista.
Frankie Avalon, il ragazzo di Philadelphia la cui più grande ambizione era quella di diventare un pugile, campione lo è diventato veramente - nel mondo dello spettacolo.
[...]
 
dalla cover del disco




Side a)
  1. Muscle beach party (usher-christian-wilson)
  2. Surfer's holiday (usher-christian-wilson)
  3. A boy needs a girl (hemric-styner)
  4. Beach party (usher-christian)
  5. Don't stop now (marcucci-faith)
  6. Runnin' wild (usher-christian)


Side b)
  1. Nevertheless (kalmar-ruby)
  2. More (ortolani-Oliviero-newell)
  3. Days of wine and roses (mancini-mercer)
  4. Moon river (mancini-mercer)
  5. The stolen hours (lindsey-keith-bergman)
  6. Again (cochran-newman)





cover (united artists - ual 3371) usa
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united artists - ual 3371
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domenica 11 agosto 2013

Il Fenomeno Bobby Solo


 È quasi incredibile come questo ragazzo nato nel '45 guadagni cantando 400 mila lire al giorno.   Eppure sino a poco tempo fa suo padre gli dava si e no i soldi per il gelato.   Che cos'ha dunque per entusiasmare tanto i giovani?




Per la seconda volta in un mese, Bobby ha tentato di radersi ma è stato inutile: le guance del diciannovenne, che ha guadagnato cinquanta milioni in quattro mesi (pari a circa 416 mila lire al giorno) restano imberbi.   La natura è indifferente alla celebrità di un ex-alunno di seconda liceo classico, anche se ha venduto la sua canzone Una lacrima sul viso in diciotto Paesi e sta per costruirsi un cottage su duemila metri quadrati di terreno.
Fino al festival di Sanremo si chiamava Roberto Satti, nato a Roma trentotto giorni prima che finisse la guerra, il 18 marzo 1945.   Suo padre, pilota civile, gli concedeva 150 lire al giorno; cinquanta per andare dai Parioli a "Roma centro" con l'autobus; cinquanta per tornare a casa; cinquanta per il gelato.   Non aveva più di 7 in nessuna materia, sebbene filosofia e italiano lo interessassero.   In compenso sapeva tutto di Elvis Presley e aveva musicato a tempo di rock "la partenza" di Metastasio.   "Quella metrica è fatta per il ritmo", aveva detto scandalizzando l'insegnate.
Adesso è il più importante adolescente italiano. [...]


pubblicità - MONTESHELL PETROCHIMICA (Moplen)


ANNETTE - AT BIKINI BEACH

 





Da "Mouseketeer" a star del cinema è una definizione minima della carriera di Annette. Annette è stata una delle "Mouseketeers" originali del Mickey Mouse Club show televisivo per ragazzi creato da Walt Disney nell'ottobre del 1955.     In pochi mesi conquista tanti fan in un rapporto di uno a dieci su ogni altro personaggio dello show. Come risultato ben presto gli viene presentata l'occasione di partecipare a molti dei serial all'interno dello show e successivamente al suo primo ruolo cinematografico nella commedia della Walt Disney "The Shaggy Dog", ottenendo un enorme successo.[...]
In campo discografico la  sua carriera è passata dalle canzoni per bambini attraverso una successione di singoli hits [...]
Attraverso i suoi film da protagonista per la American International Pictures, Annette è diventata la vera regina della spiaggia.     Il grande successo di "Beach Party" è stato seguito da "Muscle Beach Party" e sormontato ora da "Bikini Beach". [...]
 
dalla cover del disco
 
 
 
 
Side a)
  1. Bikini beach (styner-hemric)
  2. Because you're you (styner-hemric)
  3. Secret weapon (styner-hemric)
  4. This time it's love (styner-hemric)
  5. How about that (styner-hemric)
  6. Happy feeling (styner-hemric)
 
 
Side b)
  1. The clyde (styner-hemric)
  2. Let's twist again (mann-appell)
  3. The wah watusi (mann-appell)
  4. Blame it on the bossa nova (mann-weil)
  5. The Jamaica ska (lee)
  6. The monkey's uncle (sherman)
 
 
 
 
cover (Buena Vista - STER 3324) usa
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Buena Vista - STER 3324
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