sabato 19 ottobre 2013

Dibattito sui Film che hanno scandalizzato gli italiani

claudia cardinale



L'opinione del pubblico, davanti allo spettacolo dilagante dei film italiani di contenuto erotico, sembra divisa da due barricate.   Da una parte c'è chi difende per ragioni di principio le licenze dei registi della "nouvelle vague" sessuologica, dall'altra chi nega indiscriminatamente qualsiasi validità a queste rappresentazioni.   Abbiamo raccolto l'opinione di persone impegnate e qualificate sul tema del cosiddetto malcostume cinematografico, rivolgendo ad esse domande specifiche.   Esiste in Italia un conformismo anticensura?   Alcune risposte, tra le più autorevoli, lo confermano.

Morando Morandini
("ABC" - 20 dicembre 1964)
 
 
 
Attilio Bertolucci, poeta e critico:
  • "Esiste in campo cinematografico un qualunquismo anticensorio"
Giulio Cesare Castello, critico cinematografico:
  • "I divieti per i minori dovrebbero essere estesi"
Duccio Tessari, regista:
  • "Un esempio di film scandaloso: "la noia""
Pietro Trombi, procuratore generale della corte d'appello di milano:
  • "Dinanzi a noi esiste soltanto la legge"
Fabio Carpi, scrittore:
  • "Se si passano certi limiti interverrà la magistratura"
Cardinale Giuseppe Siri
  • "Signori c'è la macina da mulino pronta per chi dà scandalo...."
Giovan Battista Cavallaro, critico:
  • "Scandalo per pura speculazione
Pier Paolo Pasolini, scrittore e regista:
  • "Lo scandalo a livello culturale non è volgare"
Carlo Bo, scrittore:
  • Erotismo e pornografia

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